lunedì 12 aprile 2010

Il Buon Selvaggio

Siamo in Francia, all'epoca dell'Illuminismo. Per Jean-Jacques Rousseau l'uomo primitivo è l'uomo originario, allo stato di natura. E' l'uomo doc, senza edulcoranti, manipolazioni o sofisticazioni. Libero. Lui sì che può essere davvero felice. Non come noi, che abbiamo a che fare con il progresso, che ci rende sempre più diversi l'uni dagli altri, che ci complica la vita. Non come noi che, per avere un barlume di felicità e qualche inutile agio, scendiamo a compromessi firmando il contratto sociale, con cui rinunciamo a un po' della nostra individualità per il bene comune. Così la pensa Rousseau ed è da questa idea che nasce il mito del Buon Selvaggio, vivo ancora oggi.
"Quello del Buon Selvaggio è un mito basato sulla convinzione che l'uomo in origine fosse un animale buono e pacifico, solo successivamente corrotto dalla società e dal progresso...". Segue su Wikipedia.

PS
La vostra Prof, al contrario di Rousseau, adora la Lim e non intende assolutamente tornare a usare il carbone e la pietra per fare lezione. Il riferimento ad Avatar non è casuale.

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