martedì 30 marzo 2010
Federico degli Alberighi
giovedì 25 marzo 2010
Chi vuole essere milionario
“Chi vuole essere milionario” è una trasmissione che va in onda ogni giorno alle 18:50 su Canale 5, ispirata al format inglese “Who Wants To Be a Millionaire?” a sua volta originato da un gioco radiofonico americano degli anni '50. Il programma ha come presentatore Gerry Scotti, che lo conduce dalla prima edizione. Il giocatore può vincere 1.000.000 di euro e per arrivarci deve rispondere esattamente a quindici domande. La 5ª, la 10ª e la 15ª domanda costituiscono dei "traguardi": se il concorrente sbaglia la risposta dopo aver superato un traguardo, la sua vincita sarà pari al valore della domanda corrispondente al traguardo superato. In ogni momento il partecipante può decidere di ritirarsi conservando la vincita accumulata fino a quel momento, dopo aver letto la domanda, sempre casuale. Il concorrente ha tempo fino alla fine della puntata, che viene segnalata da una sirena, per rispondere. Per ogni domanda vengono presentate al concorrente quattro risposte fra cui scegliere; egli dispone di quattro aiuti: il 50:50 (due delle risposte sbagliate vengono eliminate), la telefonata a casa (il concorrente parla per 30 secondi con un numero di telefono a sua scelta), l'aiuto del pubblico (ciascun componente del pubblico che assiste alla puntata vota attraverso un telecomando quella che ritiene la risposta giusta) e lo switch (introdotto nel 2007 e poi rimosso nel 2009, col quale il concorrente può cambiare la domanda con un'altra, sperando che la nuova risulti più facile). Al programma addirittura si è ispirato un film “The Millionaire”, in cui Jamal, un ragazzo indiano, partecipa al quiz.
A me, ma anche a molti altri italiani, egiziani, brasiliani e cinesi (il programma è trasmesso in molti paesi del mondo), piace questa trasmissione televisiva, interessante e curiosa, con musiche e studio fantastici; il mio parere, come si sarà capito, è quindi assolutamente positivo.
martedì 23 marzo 2010
Navigare in sicurezza
Navigare in rete è sempre più simile al navigare in mare aperto, in acque sconosciute e piene d'insidie. Senza contare che i porti cui si approda non sono tra i più sicuri, specialmente per voi ragazzi. La prudenza è un obbligo per ogni comportamento on line, perché bisogna sempre tenere a mente che internet è un luogo pubblico. Per avere un'idea più precisa delle conseguenze delle nostre azioni su internet sarà utile visitare il sito (svizzero) http://www.security4kids.ch/it/Default.aspx, nel quale viene spiegato come raggiungere un buon livello di sicurezza per bambini e ragazzi e nel quale sono anche presenti consigli utili per genitori e insegnanti. Tra gli innumerevoli siti sul tema, poi, vi segnalo quello italiano del Garante della privacy, http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1614258, da cui si può scaricare un interessante opuscolo "Social network: attenzione agli effetti collaterali". La guida è disponibile in formato cartaceo negli uffici postali. Buona navigazione.